martedì 7 giugno 2011

Sua nota relativa a mancate celebrazioni per la Festa della Repubblica.


Al Consigliere Comunale

Avv. Gianfranco Saccomanno



Al Presidente del Consiglio Comunale

Antonio Bottiglieri



Ai sig.ri Capigruppo del Consiglio Comunale


All’atto del mio insediamento a Sindaco di Rosarno ho deciso ed annunciato pubblicamente che per me la campagna elettorale era finita e non avrei mai fatto polemiche con nessuno, sia per mia natura, poco incline ai protagonismi ed agli esibizionismi di facciata, sia perché consapevole di quanto fosse complicata e difficile l’attività che mi prestavo a svolgere per volontà popolare.
La Sua nota, però, esige una risposta, per rispetto a quei caduti per l’Unità d’Italia, di cui quest’anno si celebra il 150° anniversario e che Lei inopportunamente menziona e per i quali dice di soffrire.. Per gli stessi nutro il massimo rispetto e affetto anche perché a quei caduti sono legata da vincoli familiari,se non altro perché mio nonno è stato insignito della croce d’argento al valore militare come caduto della 2° guerra mondiale
La città di Rosarno in occasione del 17 marzo ha degnamente celebrato, con la dovuta solennità, l’avvenimento, a cui Lei ha partecipato, parzialmente, con l’intervento nel convegno pomeridiano.
Il 2 giugno 2011 la sottoscritta, come consuetudine istituzionale, ha partecipato alle celebrazioni dell’anniversario della Repubblica, presso la prefettura di Reggio Calabria, che hanno visto la partecipazione di tutti i sindaci della provincia.
Non so come faccia ad avere memoria delle ultime 150 feste della Repubblica, che esiste a partire dal 1946 e sono compiaciuta per la sua indignazione, l’indignazione è sintomo di vitalità, spero che s’indigni con altrettanta veemenza per le troppe volte in cui a Rosarno è stata infranta la legalità.


                                             Il Sindaco
                                  Dott.ssa Elisabetta Tripodi

1 commento:

Giuseppe Orefice ha detto...

Quanno ce vo ..ce vo!