martedì 31 maggio 2011

La nota del Siulp su trasferimento Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno


Nei giorni scorsi una delegazione della segreteria nazionale del  SIULP ha partecipato ad un tavolo di confronto tenuto presso il Dipartimento della P.S., in merito al provvedimento concernente il trasferimento del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Sud Occidentale” di Rosarno (RC) alla Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia.
All’incontro erano presenti il direttore dell’Ufficio Rapporti Sindacali, dr. Castrese De Rosa, ed il dr. Dario Sallustio, dirigente della Divisione Centrale Anticrimine.
Il Dipartimento, dopo aver avviato, sin dal mese di Gennaio, uno studio di fattibilità in merito all’ipotesi di trasferimento del Reparto Prevenzione crimine, nel mese di Aprile ha dato comunicazione alle organizzazioni sindacali di polizia della volontà di rendere operativo il trasferimento, motivandolo con “gli indubbi vantaggi in termini di resa operativa e di economia di esercizio”, aggiungendo di aver raccolto, a suo dire, “l’unanime consenso del personale interessato”.
Premesso che l’Amministrazione della P.S. non ha coinvolto adeguatamente le organizzazioni sindacali, evidenziando degli errori di valutazione, sia nel merito che nel metodo, riteniamo che non possano essere intraprese iniziative in maniera unilaterale, soprattutto relativamente alla consultazione dei dipendenti (non essendo prerogativa esclusiva della dirigenza) che, di fatto, tendono a delegittimare il ruolo e la funzione primaria del sindacato che, ricordiamo, è quello della partecipazione e della rappresentanza reale dei lavoratori di polizia.
La delegazione SIULP, nell’occasione, ha espresso una netta e contraria posizione al paventato trasferimento per una serie di motivazioni che, evidentemente, non hanno fatto parte dello studio di “fattibilità” del Dipartimento

BATTERIOSI DEL KIWI


L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ROSARNO INFORMA 


La coltivazione delle piante di actinidia, è in pericolo a causa di una malattia, la PSA, meglio nota come batteriosi: allo stato attuale delle conoscenze non esistono metodi di difesa atti a curarla.
 La malattia si trasmette alle piante in maniera epidemica, attraverso l’aria e l’acqua. 
Le piante più colpite sono quelle provenienti da vivai fuori regione, infetti negli anni 2008, 2009, 2010 e 2011.
L’amministrazione comunale ha già provveduto a inviare una richiesta d’intervento alla Regione Calabria.
Vista l’importanza che la coltivazione dell’actinidia riveste in tutto il territorio comunale dal punto di vista economico, si chiede la collaborazione di tutti i cittadini, sia i produttori professionali che quelli non professionali, affinché la malattia sia controllata e soprattutto non si estenda.
Si chiede a coloro che hanno appezzamenti di actinidia o anche solo alcune piante (per ornamento e/o consumo familiare) di fare un esame visivo delle stesse per verificare la presenza della malattia che facilmente riconoscibile:  sul tronco è presente una emissione di essudato denso di colore bianco trasparente, che successivamente per processi ossidativi diviene rossastro. 
 Alla ripresa vegetativa si nota appassimento dei germogli che ha inizio dall’estremità per poi muoversi verso il basso. Le foglie si accartocciano per poi appassire e seccare, sulle stesse possono evidenziarsi macchie marroni angolari circondate da un alone giallo.
Ricordiamo infine che la batteriosi colpisce solo la pianta. Nessun problema è presente nel frutto, il Kiwi.     Il consumo è assolutamente sicuro.
Coloro che ne avessero la necessità, possono contattare il Comune, uff. Agricoltura che provvederà a coordinare i contatti con il Servizio Fitosanitario Regionale e la locale sede A.R.S.S.A              
E’ molto importante la collaborazione di tutti.
Il Sindaco 
Elisabetta Tripodi