venerdì 24 febbraio 2012

Al Ministro Fornero


Nel mese di dicembre 2011 il Presidente della Giunta Regionale Scopelliti e l’assessore Regionale al Lavoro Stillitani hanno inviato alla Sua attenzione un documento, sottoscritto da tutte le sigle sindacali, nel quale si evidenziava lo stato di profondo disagio di questi 5000 lavoratori, impiegati da oltre 15 anni nella pubblica amministrazione, e si chiedeva la convocazione di un tavolo tecnico presso il Ministero per approfondire la tematica e trovare delle soluzioni per il loro futuro lavorativo.
Ci permettiamo di scriverle nella qualità di sindaci di paesi calabresi che nei loro comuni usufruiscono del lavoro di tanti LSU/LPU, senza i quali, sicuramente, molti servizi legati ai cittadini non potrebbero essere assicurati.
Proprio perché il loro lavoro è divenuto indispensabile non ci sembra corretto che una categoria di lavoratori sia discriminata e che venga consentito una sorta di “lavoro nero”. Infatti, questi uomini e queste donne, nei 15 anni di attività non hanno mai ricevuto alcun contributo previdenziale percependo un assegno dall’INPS come disoccupati di circa 500 euro al mese per 20 ore di lavoro settimanali.
L’attuale legislazione limitativa in materia di assunzioni negli enti locali ed i tagli alle loro finanze impediscono a molti comuni l’effettuazione di concorsi pubblici loro riservati, condannandoli ad un destino di precariato perpetuo.
Comprendiamo le difficoltà oggettive di questo momento di crisi economica ma non possiamo sottacere la necessità di far sentire la nostra voce per una maggiore dignità e per i diritti di questa categoria di lavoratori che da troppo tempo aspettano provvedimenti governativi che gli consentano di uscire dal limbo di coloro che in virtù di una legge nazionale lavorano per gli enti ma non hanno alcun rapporto di dipendenza con gli stessi e sono solo degli “utilizzati”.
Confidando in un positivo riscontro, porgiamo distinti saluti.


Il Sindaco di Rosarno
Elisabetta Tripodi

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