mercoledì 27 novembre 2013

Risposta all'interrogazione dell'UDC di Rosarno





Prot. n° 23452 Del 21/11/2013





Oggetto: riscontro Vs nota del 31/10/2013


Ancora una volta viene posto dai consiglieri comunali interroganti Palaia e Rachele, oggi transitati nelle file dell'opposizione, il medesimo quesito, già oggetto di risposta in più Consigli comunali, sulla motivazione che le risposte date in tale sede non abbiano soddisfatto la loro necessità di conoscenza.
Preliminarmente occorre fare chiarezza su quanto deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 30 agosto 2011.
Tale premessa è necessaria perché in quella seduta si discusse della lettera, inviatami dal carcere di Opera dal detenuto Sig. Rocco Pesce il 25 agosto del medesimo anno.
Occorre ricostruire quella seduta a memoria degli interroganti perché entrambi erano assenti.
Il Consigliere Palaia, allora nello schieramento di maggioranza, era assente alla seduta e non ha mai giustificato le ragioni della mancata presenza e, per tale motivo, non può ricordare che cosa avvenne e cosa si deliberò in quella sede.
Il consigliere Rachele non era ancora subentrato in consiglio comunale.
Si deliberò un ordine del giorno che confermava quanto la Giunta aveva già scelto in autonomia (delibera G.C.51 del 31 marzo 2011, n 52 del 5 aprile 2011 ) ossia di costituirsi parte civile in tutti i processi di Mafia, all'interno di un documento di solidarietà alla sottoscritta, e non invece di costituirsi in tutti i processi nei quali il comune è individuato come parte offesa, come sostenuto dagli interroganti.
Ebbene, quell'ordine del giorno non è mai stato disatteso e la Giunta comunale da me presieduta si è costituita parte civile in tutti i procedimenti penali per il reato di 416 bis nei quali è stata individuata parte offesa (GC 51/2011, GC 52/2011, GC 70/2011, GC 149/2011, GC 138/2012, GC 139/2012, GC189/2012, GC 212/2013) tutti procedimenti che vedono coinvolti centinaia di imputati.
Nella seduta consiliare del 23/11/2012 ad una interrogazione identica presentata dal consigliere Grande Sud Saccomanno e che vedeva per la prima volta i consiglieri Palaia e Rachele all'opposizione esposi le motivazioni della mancata costituzione e non in modo evasivo. Ribadisco che decidemmo tutti insieme la non costituzione perchè ritenevamo che trattandosi di un reato di minaccia ad un corpo politico amministrativo e non di un reato associativo commesso dalla medesima persona rispetto alla quale eravamo già costituiti nel processo “ALL INSIDE e che lo stesso era ancora in corso, nessun danno ulteriore dovevamo difendere.
Ho sempre, inoltre, ribadito che da quella lettera io mi sono sentita diffamata come da verbale e intervento del 30 agosto 2011.
Al medesimo quesito ho risposto in altre sedute del consiglio comunale in scontri verbali accesi con il consigliere Palaia.
Gli interroganti, sostengono, che l'argomento non fu mai discusso con gli assessori della Giunta, di cui il loro partito faceva parte, affermandolo sulla mancanza di una convocazione scritta dei punti all'o.d.g. della Giunta.
Come loro dovrebbero sapere, la Giunta non è mai stata convocata per iscritto e con un o.d.g. predefinito e rigido, così come accade in quasi tutti i comuni di piccole e medie dimensioni.
Ciascun assessore presenta le proprie proposte di deliberazione preparate dagli uffici e poi, nella riunione si discute delle scelte future da compiere. Così si decise di non costituirsi, discutendone con gli assessori e, ovviamente, non ci fu alcuna proposta di Giunta.
Ciò non toglie che il Consigliere Palaia, all'epoca consigliere di maggioranza, avrebbe potuto proporre, per il tramite dell'assessore di riferimento o della sottoscritta, la necessità di tale costituzione, soprattutto perchè, conosceva l'iter processuale della vicenda, esercitando la propria pratica professionale legale, presso lo studio del difensore dell'allora imputato signor Rocco Pesce.
Si conclude evidenziando e riassumendo, come la sottoscritta non abbia violato alcun deliberato del Consiglio Comunale che nella seduta del 30/08/2011 con il verbale n. 27 ha approvato un ordine del giorno che impegnava lo stesso a costituirsi parte civile nei processi contro la criminalità organizzata e di aver discusso con gli assessori e di aver deciso collegialmente e all'unanimità la non costituzione di parte civile nel procedimento penale contro il Sig. Rocco Pesce per minacce ad un corpo politico amministrativo, non dovendo difendere interessi della comunità rappresentata o dell'economia del territorio.






            Il Sindaco
Dott.ssa Elisabetta Tripodi

lunedì 25 novembre 2013

INTERVISTATA DA ZMEDIA




  • Sig. Sindaco che ruolo ha la politica oggi a Rosarno?
    Intervista al sindaco di Rosarno Elisabetta TripodiCredo molto nella politica intesa nel significato letterale ossia di un'attività che si occupa della polis e dei suoi bisogni, politica come servizio alla cittadinanza. Oggi nelle nostre comunità è sempre più difficile trovare persone  che siano disposte a prestarsi al servizio del bene comune.  Questa difficoltà si acuisce di fronte  ad una politica nazionale incapace di dare risposte concrete ai problemi reali, aumentando il distacco tra cittadini e istituzioni.  Questa lontananza si riflette inevitabilmente anche a livello locale. La sensazione  “di una politica che è solo far carriera” è andata consolidandosi in amara constatazione di meccanismi creati appositamente per mettere al sicuro rendite e privilegi. Rosarno deve capire che bisogna ridare alla politica la sua profonda dignità. Non occorrono eroi, ma persone libere e giuste, capaci di mettere l’interesse collettivo davanti al proprio, e pronte a rimboccarsi le maniche per un progetto di grandi orizzonti. Un impegno chiaro in questa direzione potrà rafforzare  e catalizzare nuove energie sane, presenti e operanti nei nostri territori. Oggi, assistiamo ad una crisi dei partiti politici  ed un allontanamento della gente, proprio perchè si è perso di vista il rapporto con la popolazione, e, questa situazione è  italiana, Rosarno non fa eccezione.
    C'è, secondo me, la necessità in ambito locale di  recuperare  un dialogo con tutti coloro che, al di là delle appartenenze, vogliono  contribuire alla crescita del nostro  paese. In questi anni, ciò non è avvenuto, alcuni hanno puntato alla contrapposizione aspra e violenta a tutti i costi,  indipendentemente dal valore di ciò che si faceva.
     Si è venuto a sapere che è in corso un’indagine della Dda sull’appalto della raccolta differenziata. Può spiegarci meglio cosa è accaduto?
    Abbiamo come comune capofila, su sollecitazione della prefettura e in accordo con essa, creato un accordo con altri 3 comuni (Cinquefrondi, San Giorgio Morgeto e San Ferdinando per la gestione associata dell'appalto della raccolta differenziata spinta porta a porta, al fine di consentire il riassorbimento di parte dei lavoratori dell'ex società mista Piana Ambiente e allo stesso tempo avere  un servizio decoroso e rispettoso dell'ambiente.
    L'appalto ha richiesto quasi un anno a livello burocratico ed è stato gestito dalla Stazione Unica Appaltante provinciale  che ha trasmesso gli atti per la stipula del contratto, una volta verificata la correttezza  documentale, tecnica e di legge.
    Il comune di San Ferdinando, si è accorto che il costo  comunicato  dal loro responsabile nella fase del bando era troppo elevato rispetto a quello degli altri comuni  e ha ritenuto di non stipulare il contratto e prendere le distanze da quanto fatto precedentemente.
    Preciso che ciascun comune ha redatto in proprio il capitolato e il costo che lo riguardava, così come ciascun comune sottoscriverà contratti singoli.
    Ho appreso dalla stampa dell'indagine avviata  e non ho altri elementi di conoscenza, spero  che si  faccia chiarezza e se ci sono stati comportamenti ”scorretti” vengano perseguiti. Come amministrazione affronteremo un costo  che  rispetta quanto già speso precedentemente e garantiremo la continuità occupazionale a 12/14 lavoratori rosarnesi e , a breve,inizieremo con il servizio di differenziata spinta, eliminando  i cassonetti  dalle strade.
    Cosa intende fare l’amministrazione nei confronti delle famiglie disagiate?
    L'amministrazione in questi anni ha adottato una politica di aiuto alle famiglie numerose e disagiate sia cercando di contenere l'aumento dei tributi che consentendo ampie rateizzazioni sul loro pagamento.
    Vorrei ricordare l'IMU prima casa allo 0,2% e la Tarsu diminuita del 20%. Abbiamo stipulato una convenzione con il Banco delle opere di Carità e distribuiamo generi alimentari alle famiglie in difficoltà. Attraverso i servizi sociali promuoviamo il lavoro delle donne inoccupate nei servizi alla persona e nelle scuole. Questo  sta consentendo a molte donne rosarnesi di avere  un lavoro saltuario e part time  tramite l'utilizzo dei fondi  del sociale. Abbiamo  con la Croce Rossa  una convenzione per il trasporto dei dializzati  in maniera gratuita e abbiamo concesso  all'Unitalsi  l'uso  del taxi sociale per il trasporto dei disabili la domenica. Assegniamo, nella scarsità delle risorse, contributi in denaro, principalmente a coloro che hanno problemi sanitari documentati che li costringono a curarsi fuori regione.
    E sull’emergenza immigrati?
    La situazione è sempre di emergenza  nel periodo invernale e a questo si è aggiunta la massiccia presenza di immigrati neocomunitari, bulgari e rumeni in particolare. Monitoriamo la situazione per evitare la creazioni di ghetti all'interno del centro abitato e tensioni con i residenti   perchè non debba più ripetersi ciò che accaduto. Tuttavia vorrei precisare che la mia amministrazione ha affrontato il problema dell'accoglienza sempre con risorse finanziare date in passato dal Ministero o dalla Regione e  non si è gravato sul bilancio comunale. Definisco fantasie assurde la leggenda che passassimo un sussidio mensile di 25 euro ad immigrato.
    Chi soffia sul fuoco della contrapposizione tra rosarnesi e immigrati, in un periodo di difficoltà economica come questo, non si rende conto di quanto  questo gioco sia pericoloso  per l'intero paese.
    Quali sono i progetti immediati e futuri per la Città?
    Progetti moltissimi, opere pubbliche già appaltate e finanziate per un totale di 23 milioni di euro che possono cambiare il volto della città e che vorrei riuscire a concludere entro la fine del mandato.
    Il centro sportivo i cui lavori inizieranno nei primi mesi del 2014  è quello più ambizioso: dotare finalmente la città di una piscina, anzi due, perchè una è destinata ai bambini, campo  da tennis e pallavolo, pista ciclabile  immersa nel verde, qualcosa che è sempre mancata a tutti noi, tutto cio'  mi rende orgogliosa del lavoro fin qui fatto.
    Leggere polemiche sui giornali che avremmo perso i fondi Pisu è una delle solite falsità che viene veicolata ad arte per attaccare la mia amministrazione.
    Non solo i fondi non sono stati persi ma tutte le opere sono state appaltate e due (anfiteatro e percorsi pedonali da Bellavista ) sono in corso.
    Entro febbraio verrà ripristinato l'intero tratto di via Elena che va dalla farmacia all'edificio Ex-inam, con fondi recuperati da un finanziamento regionale che era fermo.
    Un'attenzione particolare alle scuole e alla sicurezza dei bambini che le frequentano, intervenendo con ristrutturazioni su tutti gli istituti cittadini, una scuola è stata completata, un'altra è in corso, poi, partiremo con la scuola di Bosco e la materna di via  Maria zita.
    La mia speranza più forte è però un'altra: questo paese ha bisogno dell'impegno di tutti, non solo di chi amministra, che ha le responsabilità maggiori, ma del cittadino che deve decidere che se vuole far vivere qui i suoi figli non può rassegnarsi ma deve collaborare per la sua parte per cambiare le cose.
    Le primarie del Pd a Rosarno hanno visto vincere  Pittella un commento sull’esito del voto nella città da lei amministrata e a livello nazionale. Chi vede favorito tra Renzi e Cuperlo?  
    Le primarie nel circolo PD di Rosarno hanno visto la vittoria di Pittella di misura su Cuperlo per una scelta, in questa prima fase, tesa a premiare l'unico candidato meridionale ma anche Renzi è stato sostenuto dagli iscritti.
    Purtroppo al voto non hanno partecipato  coloro che in  polemica con l'amministrazione e con il segretario del circolo  sono usciti dal consiglio comunale e dal direttivo del partito. E' ovvio che Renzi è il favorito, dipenderà dalle percentuali nelle varie zone d'Italia, non dimentichiamo che sono primarie aperte, alle quali potranno partecipare i simpatizzanti e tutti coloro che si riconoscono nelle idee del PD.
    Per concludere, varcchiamo i confini nazionali, pensa di candidarsi alle elezioni europee?
    Ho sempre affermato, non creduta, che la mia unica ambizione era quella di svolgere per intero il mandato amministrativo. Quello è l'impegno che ho preso con la cittadinanza e cercherò di onorarlo.
     Grazie mille e buon lavoro.
    Grazie a voi.


    domenica 24 novembre 2013

    Il linguaggio delle Mafie è spesso implicito, allusivo, delegittimante, tende a mistificare i fatti a gettare ombre.


    La mia replica alla d.ssa Musella è relativa al suo comunicato e non certo alla sua storia familiare della quale ho il massimo rispetto. Tuttavia non si può non notare come la stessa non si curi dell'offesa all'onore mio e della mia famiglia contenuta in quelle parti della lettera che ha estrapolato dal contesto.
    Anche per me parla la mia storia, non ho nulla da nascondere e paragonarmi ad una collaboratrice di giustizia è offensivo, per la diversità dei ruoli e dei contesti sociali di appartenenza.
    Non ho mai affermato, e ci sono numerosi verbali giudiziari in proposito, che quella lettera contenesse minacce di morte ma come ben sa la D.ssa Musella, occupandosi di questo argomento, il linguaggio delle mafie è spesso implicito, allusivo, delegittimante, tende a mistificare i fatti, a gettare ombre.
    La mia amministrazione ha sgombrato la casa della madre di Rocco Pesce, dopo 10 lunghi anni di inerzia da parte di tutti e ripeto tutti i soggetti che avevano amministrato Rosarno dal 2003 alla mia elezione.
    Ebbene noi l'abbiamo fatto ma non è un vanto è solo un dato storico! Lei non sa che quella lettera era contenuta in una busta intestata al comune di Rosarno, (messaggio cifrato?) e mi “rimproverava” tutto ciò che, con dovizia di particolari, la mia amministrazione aveva fatto in quegli otto mesi di mandato, tra cui la costituzione di parte civile nel processo “All Inside”(aprile 2011) dove il Pesce era imputato insieme ad altre 60 persone. Non sa neanche che il reato contestato al Pesce,  poi assolto in appello , non era quello di minaccia a me, persona fisica, ma minaccia ad un corpo politico amministrativo e per il quale l'amministrazione non si è costituita perchè nessun danno aveva subito l'economia del territorio o l'immagine dell'ente ma solo tanto fango che non ci toccava minimamente. Dispiace che in Calabria, ci si presti a giochi che fanno male a questa terra e tendono a distruggere piuttosto che a costruire, a dare patenti ed imprimatur, senza concentrarci a combattere, ognuno nel proprio ruolo, la 'ndrangheta.  

    IL SINDACO TRIPODI RISPONDE ALLA MUSELLA: ANTIMAFIA DEI FATTI NON A PAROLE



    Il sindaco Tripodi risponde alla Musella: antimafia dei fatti non a parole
    Il Sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, contattata telefonicamente dopo la nota stampa del Coordinamento nazionale Antimafia Riferimenti guidato dal presidente Adriana Musella, non ci sta e replica: “Rimango sconcertata delle dichiarazioni della dott.ssa Musella, la quale nel proprio comunicato ha estrapolato alcune parti della lettera senza mettere in risalto i motivi per cui quella lettera è stata spedita. Innanzi tutto ha omesso di precisare che la missiva inviata da Rocco Pesce  è successiva allo sgombero della casa della madre del Pesce, ed è successiva altresì ai miei attestati di stima nei confronti delle forze dell’ordine in merito alla cattura del latitante Pesce Francesco avvenuta nell’agosto 2011”. Il sindaco Tripodi ci tiene poi a precisare come “siamo per l’antimafia dei fatti e non gridata” per poi chiarire definitivamente sulla mancata costituzione di parte civile nel processo a carico di Rocco Pesce, poi assolto con formula piena, in merito alla famosa missiva “non ci siamo costituiti perché non si trattava di reati di mafia, a differenza di tutti i maxi processi, nove in due anni, dove il comune di Rosarno si è costituito contro centinaia di imputati, per ultimo il processo che fa seguito alle operazioni Blue Call e Tramonto contro la Cosca Bellocco. Questa è l’antimafia dei fatti”.
    Il primo cittadino di Rosarno affonda, infine, una stoccata nei confronti del presidente del coordinamento antimafia Riferimenti “sarei curiosa di sapere come mai la dott.ssa Musella, che da quanto apprendo ha sempre nutrito dubbi sul mio operato,  nel corso di questi anni mi ha spesso invitato alle sue manifestazioni e ai suoi convegni, senza mai chiedermi delle delucidazioni in merito alle sue perplessità”.